iPhone 4? That'll be £15,000 please"
We're living in scary times. In this week's budget George Osborne explained just how bad things have become.
The public coffers are empty, and that means we need to make sacrifices. The school leaving age will be reduced to six. Hospitals will no longer treat you unless you're spurting blood or other fluids. Benefits will be slashed, the unemployed will be forced to eat one another and Wales will be sold to the highest bidder.
So does Britain look like an outtake from The Road, with people chewing on babies and mugging one another for half-chewed Mars bars? Nope. We're all queuing outside Apple stores, and Vodafone stores, and Orange stores, and Carphone Warehouses.
At a time when the UK's so broke we might have to start being nice to the French in the hope they'll toss us the odd baguette, it seems that many of us can not just afford to spend thousands of quid on a phone that can't make phone calls, but that many of us are willing to queue for hours to hand over our cash as quickly as we possibly can.
Are you thinking what I'm thinking?
I think you are.
Apple tax.
Troppo divertente l’articolo completo :D
Il tipo scherza ma non ha affatto torto.
RispondiEliminaMettiamoci un attimo nei panni di chi al governo si sveglia con la solita vecchia idea di aumentare le tasse (un po' sulla benza, un po' sulla siga, un po' sulla farina ecc.): premesso che i più se ne fregano ed aumentano indiscriminatamente (se poi si tratta di alzarsi lo stipendio, concetti come maggioranza ed opposizione diventano miracolosamente superati) tutti gli altri hanno fior di strumenti per capire se il clima consente o meno certe manovre.
Prendiamo le tv, le lavatrici, gli elettrodomestici in genere. Solo una piccola fetta di persone li compra pagandoli in contanti mentre i più vanno avanti a cambiali.
Come funziona il pagamento a rate ? Si va dall'addetto della finanziaria stanziato nel negozio, si porta la documentazione che serve a certificare l'effettiva possibilità di pagare il debito (aka le buste paga, se sono abbastanza gonfie, se sono riferite ad un contratto di lavoro di una certa lunghezza, se l'azienda non è con un piede nella fossa o tutti e due...) e si conclude l'acquisto.
Dal punto di vista del ministero delle finanze che sicuramente farà dei controlli in merito, risulta abbastanza facile capire qual'è la situazione economica del paese.
Se in tanti comprano a rate, ad esempio, vuol dire che si lavora ma si guadagna poco altrimenti non sarebbero tutti lì ad ingrassare le finanziarie a botte di tan e taeg.
Davanti ad una cosa del genere risulterebbe chiaro che non si potrebbe incidere più di tanto.
Ma si può fare lo stesso ragionamento con i cellulari o comunque dispositivi che si possono comprare dai vari negozi di telefonia ?
No, non si può fare perchè i vari carrier di telefonia non hanno bisogno di appoggiarsi alle finanziare, loro fanno gli abbonamenti.
Ci si presenta con 100,200 euro, si firmano due pezzi di carta e si porta a casa la saponetta, dopo di che per un paio di anni si pagherà, salato, un abbonamento che sarà a tutti gli effetti un pagamento a rate che però nei fatti non risulterà.
Agli occhi sempre del ministero di prima non risulteranno più tanti acquisti a rate ma tanti acquisti di gingilli costosi allorché ecco spuntare questo o quel nano che potrà dire senza troppi problemi "la crisi non c'è" (o meglio c'è ma non la sentite, quindi piccola manovrina di soldi dal vostro portafogli al nostro).
A conti fatti una tassa sul lusso, sugli acquisiti inutili, ci starebbe tutta invece di colpire indiscriminatamente tutti quanti compresi quelli che non si sognerebbero mai di andare a fare campeggio davanti all'apple store.
Ovviamente sia chiaro il discorso si applica a tutti i gingilli di lusso, apple è solo una del mucchio.