giovedì 20 febbraio 2020

Il Mac sorpassa il PC !! (per numero di malware)

Nelle minacce per i PC, per la prima volta nel 2019, il malware per i Mac ha sorpassato quello per Windows.

Secondo un rapporto di Malwarebytes di martedì 11 febbraio, le minacce di malware dirette al Mac sono state più numerose di quelle dirette a Windows. Una buona fetta dei malware è costituito da adware.

I malware per Mac sono aumentati di oltre il 400% in un anno, spiega lo State of Malware Report. Il rapporto suggerisce l'idea che i Mac stiano velocemente diventando un obiettivo preferito dei cybercriminali.

Malwarebytes osserva che gli standard di sicurezza di MacOS sono focalizzati sul fermare le minacce serie, anziché gli adware che sono più "borderline" e i PUP (Programmi Potenzialmente Indesiderati), per cui queste due famiglie di malware si sono diffuse rapidamente.

La minaccia malware prevalente per il Mac, NewTab, è una famiglia di adware particolarmente insidiosa che è stata rilevata in oltre 30 milioni di Mac nel 2019.

Il principale malware in senso tradizionale, solitamente qualificato come backdoor, cryptominer, spyware, è stato OSX.Generic.Suspicious, che è stato rilevato su oltre 300.000 Mac nel 2019, a pari merito col software FakeFileOpener funzionale a consentire truffe.

(fonte: appleinsider)

mercoledì 5 febbraio 2020

La mela avvelenata

"Quando uscì la pubblicità secondo cui quello che fai sull'iPhone resta sull'iPhone mi comprai l'iPhone e dissi a tutti che era il device più rispettoso della privacy... pensate che già nel 2013, con iOS 7, i dati delle apps venivano crittografati di default in modo trasparente... pensate che nel 2016 la Apple si rifiutò di collaborare con l'FBI* per sbloccare un iPhone...
Ma poi qualcosa è andato storto.
La crittografia di iMessage era un notorio colabrodo.
La intelligent tracking prevention di Safari non preveniva il tracking e non era nemmeno intelligente.
L'FBI riuscì a craccare comunque quell'iPhone.
La Apple ha collaborato col governo cinese per favorirne censura e spionaggio.
Oggi abbiamo un appstore di due milioni di apps, gran parte delle quali telefona a casa per spedire dati sul proprio utilizzo. E l'iCloud non è crittografato. Giudicate voi" (vicky substack)


* Nota: la richiesta dell'FBI era di un aggiornamento iOS che rendesse illimitati i tentativi per indovinare il pin. La Apple si rifiutò per motivi banalmente commerciali (un tool del genere, se finisce su internet, rende immediatamente inutili tutti gli iPhone del mondo).