lunedì 25 giugno 2018

Il telefonino sicuro? Ma non fateci ridere...!

Una volta "Apple" era il prodotto di nicchia il cui slogan era "Just Works", che significa: «insomma, funziona». Lo si comprava per avere qualcosa di alternativo alla massa, lo si sceglieva per le sue particolari caratteristiche software e hardware, e anche per lo strano design.

Oggi "Apple" è il prodotto di massa, uguale a tutti gli altri prodotti di massa tranne per il marchietto della mela. Talmente di massa che ce l'hanno tutti quelli che possono sborsare i (molti) soldi per comprarlo. Perfino i bambini vogliono Lài Fòun, senza sapere cos'è, solo perché ce l'hanno tutti - adulti, amici di scuola, personaggi televisivi... E quindi vai con Lài Pàdd per i giochini, Lài Mècch per navigare da fighetto, Lài Orològgio perché non ti vuoi far mancare niente, devi far capire a tutti che sei massificato pure tu, e anche più massificato di loro. (Si guadagnano bei soldi a vendere prodotti che servono solo a dichiarare: "ehi! anch'io sono omologato alla massa").

Ma un prodotto di massa, essendo di massa, non dovrebbe vantare caratteristiche di nicchia o addirittura sostitutive del buon senso, pena epiche figuracce mondiali. Per esempio la sicurezza, la privacy, non sono un prodotto ma un servizio, poiché richiedono un utente intelligente e metodico. E sono un servizio di nicchia perché chi vuole accontentare la massa deve necessariamente scendere a compromessi (e si ritroverà comunque cento milioni di occhi a scrutare, analizzare, verificare le soluzioni tecniche utilizzate).

Esempio: il telefonino Apple vanta "sicurezza" che finora non ha mai avuto - infatti non passa settimana senza nuove notizie di bug, vulnerabilità, falle, errori madornali. Pensate alla Guerra dei Cent'Anni contro il Jailbreak. Pensate a tutte quelle volte in cui si scopre che un caratterino Unicode manda in crash il telefonino. Pensate al Grande Mercato dei device per sbloccare l'iPhone. Pensate a tutte le patacche allegramente circolate nell'App  Store. Pensate all'Antennagate, quando il solo impugnare Lài Fòun significava far cadere il segnale. Pensate a tutte le volte che qualcuno scopriva che la geolocalizzazioni e cronologia GPS venivano segretamente inviate ai server Apple (le prime volte addirittura in chiaro), e Apple si giustificava dicendo "oh, ma era solo un piccolo errorino insignificante che correggeremo molto presto...". Pensate alla sveglia che andava in tilt ogni anno nella notte in cui cambiava l'ora legale. Pensate alla megafiguraccia mondiale di AppleMaps fatto rubando le mappe di OpenStreetMap (quante altre volte la Apple ha copiato e incollato materiale altrui senza minimamente controllarlo?). Pensate a tutte le volte che Apple da remoto vi rallenta il telefonino per non far schiattare precocemente la squallida batteria cinesina (o a dare "Error 53" perché ve l'ha sostituita uno che non lavora nell'Apple Store).

Il vero criminale™ non usa prodotti Apple. A meno che non sia talmente drogato e allucinato da credere alle favolette come quella dei vari contenziosi tra l'FBI e la Apple che non vuol concedere una Backdoor per sbloccare i telefonini sequestrati durante l'arresto o le indagini.

Come riportato recentemente perfino dal New York Times, mentre imperversava per l'ennesima volta quel ridicolo dibattito, l'FBI aveva già comprato dai soliti hackerzzzz un aggeggio Sblocca-Aifoun che faceva leva su uno dei madornali bug di sistema Apple. Anni dopo la Apple finalmente si decide a correggere il bug (segno che l'FBI ha già compratao qualche Nuovo Hackerzzzzzz SbloccDispositiv Aifoun).

Per un criminale, un telefonino di marca sconosciuta da 30 euro è più sicuro: neppure l'FBI ha gli strumenti per sbloccare qualsiasi telefonino di qualsiasi marca di qualsiasi epoca con qualsiasi versione di sistema operativo.


Nota:
) la privacy è indispensabile anche a chi "non ha fatto nulla di male", poiché nessuno può essere certo che tra i propri contatti non ci sia qualcuno che abbia fatto qualcosa di male (immaginate il vostro nome nel faldone di un'azione antiterrorismo, solo perché il vecchio numero di telefono di un amico è ora diventato il numero di un amico del terrorista: essere innocenti non fa scansare la rogna di una lunga azione legale necessaria a dimostrare che siete innocenti). Se volete un minimo di privacy, state alla larga dai prodotti Apple.

venerdì 8 giugno 2018

"La batteria si gonfia e spacca lo schermo"

Se scegliete un qualsiasi prodotto Apple lo cercate su Google aggiungendo le parole chiave battery problem... troverete una folla di persone che si lamentano del problema e che hanno intentato causa ad Apple perché sono stufi di sentirsi ripetere che la questione non è coperta da garanzia.

Ora è il turno degli Apple Watch che dalla prima versione fino ad oggi hanno sempre avuto il problema delle batterie che si gonfiano e che staccano o spaccano lo schermo.

Il resto è sul solito The Register, che da anni sta sulla lista nera dei PR Apple.