domenica 17 novembre 2019

"Un nuovo tipo di monopolio"

I vecchi meme su Apple
non passano mai di moda
"Apple sta tentando di uccidere la tecnologia web": prima si è inventata le "private API" (senza le quali un'apps consumerà rapidamente la batteria) e poi sanziona le librerie che le usano "senza permesso" (per cui un sacco di apps improvvisamente sono diventate "sanzionabili" o sono già state scacciate dall'appstore).
Inoltre su iOS esiste solo Safari: gli altri browser disponibili nell'app store (Chrome e Opera) sono solo un'interfaccetta grafica per il motore di rendering di Safari. E Safari non è certo un campione del rispetto degli open standards. Esempio: il layer per le Progressive WebApps, implementato parzialmente e male, che le rende inutili, mentre contemporaneamente Apple promuove il framework Catalyst, che fa la stessa cosa ma solo all'interno dell'ecosistema Apple. Sono tutte pratiche subdole e anti-competitive... a meno che non sei uno che si cura solo dell'ecosistema Apple.
È un nuovo tipo di monopolio: controllare sia la piattaforma che il metodo di distribuzione. E la legge, per ora, non ci può fare nulla.
(Medium)

La notiziona dell'anno: la Apple incredibilmente reintroduce il tasto "Esc" sulle tastiere. Ovviamente solo sui portatili da duemilaottocento pesos in su: è un lusso e dovete pagarlo caro. (The Register) Chissà se adesso reintrodurrà anche la carta igienica nei bagni aziendali...

Una nuova legge tedesca contro il monopolio imporrà l'obbligo, per i telefonini con NFC, di consentire più circuiti bancari diversi. La Apple, non nominata dal testo della legge, protesta che la legge è arrivata "all'improvviso" e che "danneggerà i prodotti Apple" (poiché il chip NFC dell'iPhone può essere usato in tal senso esclusivamente dall'apps ApplePay). I maccaroni di 9to5mac temono che altri paesi europei possano legiferare allo stesso modo (9to5mac).

Dopo otto anni finalmente i federali beccano la squadra di cinesi che inviava ad Apple iPhone e iPad contraffatti (ma con un legittimo numero di serie e perfino un codice IMEI plausibile) e se li faceva sostituire in garanzia con quelli veri. (The Register) Per otto anni alla Apple si sono fatti fregare in questo modo.

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