mercoledì 20 maggio 2009

Come ti frego l'App Store

quando la sua applicazione è stata rigettata poiché accusata di ricondurre a materiale linguistico esplicito, ovvero quello contenuto in alcuni testi, il developer ha pensato bene di inserire un filtro anti-parolacce che gli è valso l'approvazione sull'App Store. Come prevedibile, il revisore che ha approvato la redenta applicazione non si è accorto dell'easter egg che permette all'utente di disabilitare il blocco e godersi il turpiloquio senza alcuna forma di censura. Secondo Prins la cosa non deve affatto sorprendere: "È quasi impossibile per Apple scoprire una funzione nascosta nell'applicazione dal momento che non gli è concesso di indagare a fondo sul codice sorgente della stessa" dichiara.
buona parte del sistema di revisione si affiderebbe all'impiego di personale non altamente competente e ligio al proprio lavoro: a suo dire, la sua applicazione sarebbe stata testata da una singola persona
queste applicazioni con sorpresa nascosta possono portare al loro interno codice malevolo
Ufficialmente l'applicazione è pulita: è stata perfino comprata su App Store, vuoi forse che la Apple si lasci sfuggire qualcosa?

E invece...

Il resto è su Punto Informatico.

1 commento:

  1. Cacchio punto informatico che pubblica un articolo simile?
    Non è possibile??!!!??!!Si è concluso il contratto sponsor??!?! MAH

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