In pratica, chi porta a riparare un iPhone6 da un tecnico che non è Apple, dal successivo aggiornamento software si ritrova quell'ERROR 53 che gli blocca il cellulare. Praticamente deve buttare via l'iPhone.
Sarebbe come se tu portassi la tua autovettura nuova da un meccanico "non certificato" per un intervento banale come il cambio olio, e poi qualche giorno dopo mentre fai l'update ti ritrovi quell'ERROR 53: automobile da buttar via, completamente "bricked".
Nella foto qui a lato: il giornalista Antonio Olmos, fedelissimo cliente Apple che ha speso migliaia e migliaia di euro in prodotti Apple.
Olmos si trovava in Macedonia (paese in cui non ci sono centri Apple). Gli cade l'iPhone, lo porta a riparare in fretta e furia da un centro "non autorizzato" perché gli serve per lavorare. Telefonino risistemato, ma... pochi giorni dopo, quando è rientrato a Londra, gli arriva l'aggiornamento iOS e il telefonino si blocca con ERROR 53 - costosissimo iPetacchione da buttar via.
E che dire dei clienti ai quali l'iPeretone prende una brutta caduta (senza apparente guasto esterno) e si ritrovano ugualmente l'ERROR 53 ...?
La Apple protegge i suoi clienti BIDONANDOLI PER BENE DOPO AVERLI SPENNATI PER BENE!
(fonte: The Guardian)
Piccolo importante appunto: ogni volta che la Apple fa una emerita cagata, gli altri produttori subito cercano di imitarla (ricordate gli anni in cui si parlava di "introdurre" il multitasking sui telefonini? Eppure c'era sempre stato: era stata solo la Apple a toglierlo di mezzo). Non vorremo che sui telefonini delle altre marche si adottino provvedimenti identici all'ERROR 53...
Per forza, da quando non c'è più Steve alla Apple, ed hanno messo il Marchionne dei telefonini al posto suo, tale Tim sa 'r cazzo come si chiama, cosa vi aspettavate
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