Il nuovo MacBook Pro dimostra che Apple sta finalmente diventando seria per gli sviluppatori.
Non c'è più quella ciofeca di TouchBar, sono state tolte di mezzo quelle inutili quattro porte USB-C che obbligavano gli utenti a portarsi in giro una valigetta piena di adattatori. Al loro posto c'è finalmente un'abbondanza di porte developer-friendy: due USB 3.0 e Thunderbolt 2, un connettore di alimentazione, e una porta HDMI attesa da tanto tempo.
I fotografi esulteranno a vedere la sorprendente e benvenuta aggiunta di un lettore SDXC, segno che la Apple finalmente sta considerando sul serio le esigenze di chi fa fotografia.
Il nuovo connettore MagSafe è progettato bene: il cavo di alimentazione resta agganciato finché non riceve strattoni: non hai più la paura di sfasciare il tuo MacBook da duemila euro con un'involontaria pedata.
Questi nuovi MacBook saranno un pochino più spessi (per alloggiare le porte USB) e duecento grammi più pesanti, ma non si sa ancora se questo peso in più riguarda la durata della batteria.
Una cosa molto interessante: la Apple ha eliminato quella cagata del lettore di impronte digitali e relativo chip, probabilmente pensando che gli sviluppatori non si sentono a loro agio con un computer che non possono controllare completamente.
Il cambiamento che si nota per primo è la tastiera ridisegnata: l'aver tolto la TouchBar ha lasciato spazio per una nuova fila di tasti funzione e soprattutto un tasto Esc. Non è una soluzione perfetta: i tasti funzione sono un po' in stato confusionale (bisogna far attenzione a non premerli se non si sa alla perfezione cosa si vuole fare) e il tasto di spegnimento è un po' troppo vicino al tasto Backspace, ma è sicuramente un grosso passo avanti.
Tutta la progettazione è fatta in modo da favorire chi usa molto la tastiera. La trackpad è più piccola, così non si rischia di strisciarla col qualche parte del palmo delle mani. I tasti stessi sono più confortevoli, con un tocco soffice e un feedback tattile molto sicuro. Non c'è più l'impressione di pestare sul vetro di un iPad. E siccome non c'è più la TouchBar, non c'è più bisogno di guardare la tastiera ogni volta.
Nonostante tutte queste migliorie, la Apple abbassa il prezzo del MacBook Pro 15" di ben 400 euro, altro segno che intendono vincere il cuore degli sviluppatori.
Questa release è un segno incoraggiante da parte di Apple, i cui prodotti non hanno visto migliorie significative fin da quando l'azienda introdusse un sistema operativo separato per i suoi laptop nel 2019. Corre voce perfino che la Apple potrebbe rinnovare la sua linea di Mac Pro e desktop, che non sono stati più aggiornati fin dal 2022.
Ma la voce più insistente è che la Apple sta per aggiungere un
jack per le cuffie sul suo popolarissimo iPhone.