Il Re è morto, viva il Re!
Prima o poi viene il momento in cui si
deve lasciare il trono, per un motivo o per un altro. Per il melafonino,
questo momento è arrivato ieri sera, proprio quando è stato rivelato al
mondo. C’era tanta attesa per questo evento. In molti hanno creduto che
il miracolo si ripetesse, che Apple riuscisse di nuovo
a stupire, soprattutto in considerazione del fatto che lo scorso anno
c’era stata un po’ di delusione, quando Tim Cook, che non è esattamente Steve Jobs
a cui si poteva perdonare di tutto e di più, ha presentato quello che
tecnicamente si chiama un «upgrade», ovvero un semplice miglioramento di
caratteristiche dell’iPhone 4S rispetto all’iPhone 4.
Sorpresa! Con l’iPhone 4S sono arrivati
aggiornamenti risibili, a parte un’interfaccia parlante che non si sa
bene quanto sia veramente utile, forse solo quando si è alla guida di
un’auto. Niente schermo più grande, un piccolo upgrade prestazionale,
l’aggiornamento di iOS, qualche ritocchino qua e là… niente supporto per le reti LTE, niente supporto NFC. Niente che meritasse di iniziare per «5», così come i fan di Apple si aspettavano.
Apple aveva già deluso i propri utenti, lo scorso anno, quando presentò l’iPhone 4S,
niente di più di un semplice aggiornamento rispetto al modello precedente.
Allora uno si dice: «
Ma Apple non è Microsoft e non farà due volte lo stesso errore.» Sbagliato, perché come abbiamo già avuto modo di scrivere in occasione della
presentazione di Surface, sembra che
Microsoft
ed Apple si siano invertite i ruoli, con la prima a dettare i tempi
dell’innovazione, ruolo che per almeno un decennio è toccato alla mela.
Dicevamo che Apple ha scelto proprio il
lancio dell’iPhone 5 per sancirne la fine. Eppure, cosa ci si poteva
aspettare? Le caratteristiche erano più o meno state rivelate già mesi
prima. Nel giorno della presentazione del nuovo Re, si scopre che lo
sfidante che non aveva nessuna possibilità, ovvero il Lumia 920 di Nokia, è diventato il Re!
Sì, perché ancora una volta le caratteristiche presentate da Apple come «la cosa più innovativa che sia mai stata introdotta in uno smartphone» (certamente non si può criticare Cupertino per la capacità di vendersi), sono surclassate dal dispositivo Nokia basato su Windows Phone 8,
spostando la vera sfida sul lato dell’interfaccia e dell’OS. Apple,
infatti, potrà contare solo sulla mancanza di familiarità degli utenti
con Windows Phone, dato che a livello di caratteristiche non può
certamente rivaleggiare col terminale finlandese.
Con la presentazione del tablet Surface, Microsoft ha assunto il ruolo di «innovatore»
che Apple ha avuto per un decennio e che sembra ormai aver perso.
Sul piano del display, l’iPhone 5 non
arreca novità importanti, nonostante il display Retina, non fosse altro
per il fatto che lo schermo del Lumia ha maggiori risoluzione (1280×768
contro 1136x640px), definizione (332 contro 326 ppi) e anche maggiore
luminanza (600 contro 500 nits). Il tanto acclamato processore A6 è, a detta di Apple, due volte più veloce rispetto all’A5
presente nell’iPhone 4S. Poco importa. Il Lumia 900 aveva prestazioni
del tutto allineate a quelle del precedente iPhone. Il Lumia 920 può
contare sulla nuova generazione dual-core del Qualcomm SnapDragon S4, con clock a 1,5 Ghz, teoricamente due volte più veloce rispetto al precedente Lumia.
Se consideriamo la fotocamera, anche in
questo caso quella da 8 Megapixel dell’iPhone, nonostante i passi avanti
rispetto al modello precedente, non riesce a competere con la
fotocamera da 8,7 Megapixel dotata di tecnologia PureView
del Lumia 920. Potremmo continuare su ciascuna caratteristica e
dimostrare, senza particolari problemi, che l’iPhone 5 non arreca niente
di veramente innovativo rispetto al Lumia 920.
Paradossalmente, proprio in virtù del particolare design adottato da Nokia e del nuovo sistema operativo Microsoft, è proprio il Lumia 920 a rappresentare l’innovazione,
mentre quella fotografia triste del solito mattoncino dai bordi
rigorosamente arrotondati col diametro brevettato, quella solita
immagine logora delle icone statiche alla quale il nuovo iPhone 5
aggiunge soltanto una quinta fila, rappresenta ormai il vecchio che passa, il trono che inizia il suo declino inarrestabile.
Quest’immagine triste e logora comunica una sola cosa: «è tutto qui l’iPhone 5?»,
l’innovazione consiste solo nell’avere aggiunto una quinta fila di icone statiche?
Certo il Re lotterà con tutte le armi a
disposizione per non abdicare, forte dell’enorme base di utenti che
posseggono un iPhone e che si trovano bene, utenti che non vogliono
avere problemi e opteranno sicuramente per rinnovare la propria storia
di amore con Apple, comprando un nuovo iPhone per la gioia di Tim.
Ciò su cui dobbiamo concentrarci però è
la parte di popolazione che crea i trend, quelle persone che vogliono
stare sempre un passo in avanti rispetto alle altre, che sono capaci di
farsi imitare nelle scelte e di dettare le mode. Tutte persone che, per
non tradire il proprio ego, non possono rinnovare la loro relazione con
l’amante Apple, rea di averle tradite un’altra volta con il più conformista e ruffiano dei terminali, l’iPhone 5,
che farebbe venire il voltastomaco persino a Samsung, la quale già da
tempo ha deciso di non copiare più la casa di Cupertino, non per paura
delle conseguenze legali ma per il semplice motivo che non c’è più
niente da copiare.
Questo è talmente vero che con il Galaxy S
III, che sta riscuotendo un enorme successo, la casa sud coreana ha
preso le distanze dall’iPhone, con un design decisamente diverso e, per
certi versi, rischioso.
Nokia ha assunto notevoli rischi con le proprie scelte. Con il Lumia 920 ha presentato
un terminale che molti ritengono essere veramente innovativo. Coloro che sanno
prendere rischi e che si dimostrano capaci in ciò che fanno meritano il successo.
Spesso, però, il rischio premia. Samsung
l’ha scoperto con il Galaxy S III. Nokia sta per scoprirlo, poiché ha
realizzato, insieme a Microsoft, un dispositivo veramente bello,
funzionale ed innovativo. È facile prevedere che il Lumia 920 (e gli
altri modelli) riscuoteranno molto successo, quel successo che meritano
gli innovatori che rischiano molto, proprio come l’azienda finlandese ha
fatto negli ultimi due anni.
Successo che Apple non merita, poiché da
specialista in innovazione, l’azienda si è trasformata in casa del
conformismo più bieco, ovvero quello che mira solo a monetizzare. In
termini calcistici, potremmo dire che Apple ha fatto il catenaccio.
Ha fatto quelle correzioni necessarie dettate più dal mercato (e dalla
concorrenza) che dalle proprie scelte. Ha presentato un’immagine logora e
stanca. L’iPhone non è più sinonimo di innovazione e deve cedere il
posto ad altri concorrenti, Lumia 920 di Nokia in prima fila.
Il Re è morto, viva il Re!